Coltivazione: Aspirazione e ventilazione indoor, come scegliere e posizionare. - doisgrowshop.it

Trattamento dell’aria, aspirazione, ventilazione, temperatura ed umidità.

 

 

 

I tre elementi fondamentali per ma vita sono l’aria l’ acqua e la luce.

Questo articolo approfondisce il ruolo dell’ aria nella coltivazione, elemento critico per ottenere un buon risultato per qualità e quantità.

Il giusto ricambio di aria è necessario per portare a termine il proprio lavoro, e gestire condizioni ideali per le vostre piante vediamo come e perché.

 

 

Che cosa respira e come respira una pianta?



Così come gli esseri umani le piante respirano, comprendere il funzionamento e la dinamica della respirazione delle piante ti aiuterà a non commettere errori nella gestione dalla tua camera di coltivazione.

Le piante non possono svilupparsi in ambienti con scarsa ventilazione, intesa soprattutto come ricambio di aria. Il mezzo mediante il quale le piante compiono questo importante processo sono le foglie, gli steli e le radici. Definita respirazione aerobica quella delle piante è il processo in cui l’ ossigeno agisce come ossidante.

Esistono due distinte fasi di respirazione delle piante:

Fotorespirazione in presenza di luce

Respirazione al buio che prescinde dalla luce

Come gli esseri umani quindi le piante respirano costantemente distinguendo però 2 fasi diverse, la prima che genera fotosintesi e la seconda che invece avviene mentre questo processo è interrotto.

Durante il giorno o all’ interno delle camere di coltivazione durante la fase di luce, le piante hanno una capacità respiratoria superiore dovuta alla quantità di processi svolti. La temperatura della grow room dovrebbe essere sempre più bassa nelle ore notturne ( di buio) rispetto a quelle diurne. E necessario che le superfici di scambio, come le radici abbiano la possibilità di ossigenazione costante, motivo per cui è importante un substrato che permetta una buona traspirazione. Quando si utilizza un substrato organico è ancora più importante l’ ossigenazione dello stesso in modo da permettere alla fauna presente di sopravvivere. Il substrato deve essere leggero e poroso in modo da permetterne un’ ossigenazione adeguata, un ottimo metodo è quello di aggiungere al substrato elementi come fibra di cocco, perlite o argilla espansa.

La respirazione dei vegetali avviene attraverso gli stomi, le narici delle piante, mediate i quali viene assorbita Anidride carbonica e rilasciato ossigeno.

Per evitare che gli stomi si possano intasare un metodo efficace è quello di spruzzare acqua a 20-25° sopra e sotto le foglie in modo da eliminare polvere e microdetriti che si possono accumulare, questa operazione dovrebbe essere effettuata 1 o 2 volte al mese.

Nelle coltivazioni outdoor questo processo viene svolto dalla pioggia.

Come è noto le piante durante la fase di luce assorbono anidride carbonica e rilasciano ossigeno, invertendo il processo di notte (fase di buio). Infatti è buona norma non mettere mai piante nei luoghi in cui si dorme dato che rilasciando anidride carbonica potrebbero causare danno all’uomo.

Fatte queste semplici premesse è necessario comprendere come gestire l’ areazione all’interno delle camere di coltivazione. Come posizionare ventilatori ed aspiratori d’ aria per permettere una perfetta ed omogenea distribuzione oltre che concentrazione di elementi essenziali.



Perché è necessario cambiare l’ aria nelle grow room?

 

All’ interno di una camera di coltivazione è necessario creare un ambiente che possa garantire il corretto ricambio d’ aria e mantenere costanti le condizioni ideali in ogni zona dello spazio a disposizione

In questa equazione gli elementi da tenere presenti sono la temperatura, l’umidità, la concentrazione di CO2/ Ossigeno.

Posizionando in modo corretto gli strumenti a disposizione si otterrà un risultato migliore, semplici regole che permettono alla vostra camera di coltivazione di essere una macchina perfetta e performante.

Partendo da presupposti di base, come ad esempio che l’ aria calda tende a salire e quella fredda a scendere, la posizione ideale per l’ estrazione dell’ aria è in alto così come l’ ingresso di aria fresca deve essere posizionato in basso, i ventilatori dovrebbero permettere di miscelare l’ aria e renderla omogenea quindi andranno posizionati in zone specifiche rispetto alla dinamica del flusso d’aria della camera di coltivazione. A titolo di esempio se avessimo estrattore ed aspiratore posizionati uno di fronte all’ altro sul lato della camera creando corridoio d’ aria in uscita solo in quella zona, il ventilatore dovrebbe essere posizionato in modo da spingere il flusso verso l’ altra parete, spezzando il corridoio e formando diversi flussi all’ interno della grow room che contribuiranno a rendere l’ aria più omogenea.

Questi accorgimenti eviteranno la formazione di muffe e parassiti con conseguente indebolimento delle piante, garantendo invece un ambiante perfetto ed un risultato eccellente.

 

 

Quali strumenti utilizzare per il ricambio dell’ aria?

 

Strumenti necessari per la gestione dell’ aria sono:

 

 

 

 

In aggiunta o sostituzione e per cautela

 

  • Estrattore e Aspiratore insonorizzati o box per insonorizzazione
  • Filtro per gli odori
  • Condotte insonorizzate

 

Estrattore:

Necessario per garantire l’uscita dell’ aria viziata dalla camera di coltivazione, viene posizionato in alto e deve essere di portata adeguata allo spazio disponibile. E’ possibile utilizzare box insonorizzati per evitare il rumore costante dell’estrattore o in alternativa acquistare estrattori insonorizzati.

 

Aspiratore:

Strumento indispensabile soprattutto nelle camere di coltivazione più grandi, infatti supporta l’ estrattore introducendo nella camera di coltivazione aria fresca e pulita, viene posizionato in basso e deve avere portata adeguata all’estrattore, secondo una regola comune a tutti i coltivatori, la camera di coltivazione deve essere in depressione, quindi l’ aria che ne esce deve essere sempre maggiore rispetto a quella entrante. Così come per gli estrattori è possibile ridurre la rumorosità dell’ apparecchio utilizzando box insonorizzati o utilizzando aspiratori già insonorizzati.

 

Filtro odori:

I migliori filtri odori sono quelli a carboni attivi è permettono alla tua camera di coltivazione di non far uscire odori all’ esterno, possono essere posizionati sia all’ interno della grow room che all’esterno, collegati sempre all’ estrattore, direttamente o tramite condotta.

 

Condotta di ventilazione:

La condotta di ventilazione è necessaria come raccordo tra estrattori e filtri d’ aria, ma è utile anche per portare il flusso d’ aria uscente in zone diverse. Viene anche utilizzata in aspirazione per attingere aria dall’ esterno o distribuita lungo le camere di coltivazione per la distribuzione omogenea dell’ aria. Le condotte di ventilazione possono essere insonorizzate e coimbentate per attenuare rumori e evitare variazioni di temperatura.

 

Ventilatore:

I ventilatori sono necessari per la distribuzione dell’ aria nella camera di coltivazione, in dipendenza dalla dimensione saranno necessari diversi tipi di ventilatore con potenza adeguata. Nella camere di coltivazione più grandi vengono usati:

Ventilatori a parete o soffitto, utilizzati per gestire la massa di aria calda che si accumula in alto

Ventilatori da terra, utilizzati per evitare sacche di aria ristagnante sul pavimento

Ventilatori con piedistallo oscillanti, miscelano l’ aria e permettono il movimento delle piante

Ventilatori A clip piccoli ventilatori utilizzati solitamente nelle grow box.

 

Termometro:

Misura la temperatura dell’ aria

 

Igrometro:

Misura l’ umidità relativa dell’ aria

 

Umidificatore:

Permette di regolare un adeguato parametro di umidità all’ interno della grow room

 

Deumidificatore:

Evita che l’ umidità nella grow room vada oltre i parametri ottimali.

 

 

 

 

Come Allestire una growbox?

 

Questo è un modello di armadio che puoi utilizzare come riferimento.

Quando la growbox è piccola l’ aspiratore non è necessario perché l’ aria entra in modo passivo.

 

 

Come allestire una perfetta grow room?

 

Partendo dal presupposto che ogni grande camera di coltivazione va progettata in modo specifico, di seguito vi proponiamo uno schema di posizionamento e strumentazione generico che se applicato darà sicuramente risultati eccellenti.

 

 

 

 

Quale Portata d’ aria in entrata ed uscita nella grow room?

 

La formula utilizzata comunemente per il calcolo della portata d’ aria e quindi per la scelta di estrattori ed aspiratori è la seguente:

 

Capacità di estrazione= volume camera coltivazione x tempo ricambio aria x perdita sistema

 

A titolo di esempio ma valido per qualsiasi grow room:

 

Avendo un box da 120cm x 240cm x 200cm 5,76 metri cubi

con 2 impianti d’ illuminazione da 600w HPS

con filtro a carboni attivi.

 

Il calcolo minimo sarebbe: 5,76 x 1,25 (perdita di efficacia causata dal filtro) al minuto

 

Quindi considerando che la portata di estrattori e aspiratori è misurata in metri cubi/ora la misura sarà:

 

5,76x60(minuti)x1,25= 432 mc/h

 

Il consiglio è di utilizzare strumenti con portata superiore alla minima consigliata almeno del 30% quindi anche se nel caso in esempio potrebbe bastare un aspiratore con portata di 432 mc/h sarebbe meglio utilizzare un aspiratore da 560 mc/h.

 

Queste indicazioni sono riferite a impianti che lavorano con uscite vicine o dirette e diametri di condotte uguali a quelli degli estrattori, in casi in cui questi valori non siano quelli considerati sarà opportuno aumentare la portata d’ aria.

 

 

 

Tutte le informazioni contenute sono a solo scopo informativo e didattico. Invitiamo tutti gli utenti a non utilizzare tali informazioni in modo pratico in relazione ai semi di cannabis. Ricordiamo infatti che:

In Italia la Coltivazione dei semi di cannabis è vietata (Art. 28 e 73 del DPR 309/90) se non si è in possesso di apposita autorizzazione (Art. 17 DPR 309/90)

Pertanto i Semi di cannabis potranno essere utilizzati esclusivamente per fini collezionistici e per preservazione genetica e sono commercializzati con la riserva che essi non siano usati da terze parti in conflitto con la legge. I semi di cannabis sono esclusi dal D.P.R. 309/90, ciò significa che essi non sono da considerarsi sostanze stupefacenti (L. 412 del 1974, Art. 1, Comma 1, Lett. B; convenzione unica sugli stupefacenti di New York del 1961 e tabella 1 decreto Ministero della Salute 11 Aprile 2006).

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