Parassiti, come riconoscerli e combatterli, consigli e interventi. Parte generale. - doisgrowshop.it

Parassiti come riconoscerli, cura prevenzione ed Intervento.

 

I parassiti, non sono sempre semplici da scoprire, lo sono invece i danni che arrecano alla pianta. Il Bruco, la mosca bianca e quella minatrice, e tanti altri, aggrediscono le piante e danneggiano seriamente il raccolto. Se si interviene rapidamente questi insetti deleteri possono essere debellati.

Vediamo come comportarci in questi casi.

 

 

Anche i coltivatori meno esperti hanno conoscenza o esperienza dei più comuni insetti parassiti che attaccano le piante di cannabis: i pidocchi, i Bruchi o la mosca bianca.

La prevenzione è naturalmente la prima strada che ognuno deve percorrere, molta attenzione alle manifestazioni evidenti e conoscenza dei metodi di “disinfestazione”.

Con le nostre indicazioni riuscirete a riconoscere ed agire in tempo reale.

 

 

La Mosca Minatrice:

 

Questo parassita attacca le piante di cannabis in modo diverso a secondo della tipologia. Deposita le sue uova all’ interno delle foglie e dopo un paio di settimane si schiudono. Le larve iniziano a scavare tunnel, segno evidente della loro presenza.

 

SINTOMI:

Segno evidente della presenza di mosca minatrice sono delle tracce scure lungo le foglie, linee di colore marrone. Sono i tunnel che le larve stanno scavando all’ interno della foglia mangiandone l’interno, inoltre è possibile notare piccoli fori che sono a carico delle mosche adulte.

 

INTERVENTO:

Di solito questo parassita è tipico delle coltivazioni fatte all’ esterno.

Il primo metodo è quello fisico: estirpare con un coltellino o utilizzando le unghie la larva che è nel tunnel, la troveremo lungo il tunnel.

Puoi utilizzare anche Olio di Neem in combinazione con trappole adesive.



 

Il Ragnetto rosso:

 Parassita comune Il ragnetto rosso è vorace e molto pericoloso, anche se piccolissimo risulta visibile per la sua colorazione rosso vivace. Riesce a creare danno in poco tempo e se in gruppo è capace di far fuori una piantagione in una sola notte.

 

 

SINTOMI:

Le foglie delle piante incominceranno ad evidenziare delle macchiette bianche o in alcuni casi anche nere o gialle sopra e sotto le foglie. Purtroppo i sintomi possono essere interpretati da parte del coltivatore come carenze. In questi casi per togliere ogni dubbio meglio utilizzare una lente di ingrandimento per scovare l’intruso che si presenta con colore rosso arancio e talvolta marrone. Come tutti i ragni possono lasciare una tela.



INTERVENTO:

Tenere lo spazio di coltivazione pulito è fondamentale per evitare l’ arrivo del ragnetto rosso, che si trova a suo agio in condizioni di aria viziata e secca. La temperatura non deve salire sopra i 27° e l’ umidità 50/60%. La parte della pianta colpita può essere lavata con acqua, minimo 40%, e alcool nebulizzata.

L’ olio di neem è sempre un ottimo prodotto così come il sapone di potassio.

  

 

I Bruchi:

 

Voraci e difficili da identificare, i bruchi possono divorare la vostra piantagione con estrema velocità, è importante intervenire nel più breve tempo possibile per evitare gravi conseguenze.

 

SINTOMI:

Il primo segnale che potrete individuare è la presenza di piccoli ovuletti giallastri traslucidi, sulle foglie, così come minuscole tracce nere che sono le feci dei bruchi stessi. Se il bruco si è già stabilito da un poco troverete anche dei veri e propri morsi sulle foglie delle piante, così come marciume nei germogli ed ancora oltre muffe.

 

 

INTERVENTO:

Primo metodo di intervento è sicuramente quello manuale, asportate i bruchi dalla pianta, questa operazione non è semplice perché si mimetizzano molto bene essendo di colore verde.

Altro metodo classico, da usare comunque, è quello di fare una miscela di aglio e peperoncino spruzzandola sulle piante.

Inserimento di insetti antagonisti, nel caso specifico un tipo di Vespa.

 

 

I Trip:

 

Complicato da gestire in particolar modo con piante fatte da talee. E’ un parassita molto piccolo e rapido motivo per cui è ancor più importante agire nell’ immediato per evitare danni. L’ olio di Neem può evitare il suo arrivo, ma se è già presente agisci subito.

 

SINTOMI:

Quando la pianta è attaccata da Trip è possibile vedere dei segni color argento sulle foglie ed in alcuni casi dei piccoli puntini ( le feci), foglie spezzate dovute al fatto che i Trip succhiano la linfa e quindi portano lo steso a raggrinzirsi e spezzarsi. Mettere delle trapole adesive vi aiuterà ad individuare la presenza dei Trip.

 

INTERVENTO:

Come in molti altri casi l’ olio di neem nebulizzato sulla pianta è sempre un eccellente metodo così come il sapone di potassio, in fase finale di fioritura invece sarebbe più opportuno inserire insetti antagonisti come le vespe. Altra possibilità è l’ introduzione di un fungo “verticillum Lecanii” ottimo per combattere i trip.

 

 

 

La Mosca Bianca:

 

Parassita comune, la Mosca Bianca è sostanzialmente un succhiatore. Non causa gravi danni alla pianta ma la rende debole.

 

SINTOMI:

La Mosca Bianca è facilmente visibile, ronza vicino alle vostre piante. Noterete anche ingiallimento delle foglie e una sostanza mielosa, secrezione delle mosche stesse. In alcuni casi anche della polvere bianca sulle foglie.



INTERVENTO:

Uno dei metodi utilizzati è quello di piantare vicino ( non nello stesso vaso) delle piante che allontanano questo tipo di parassita, tipo il basilico, così come l’ introduzione anche in questo caso di insetti predatori della mosca bianca.

Anche le trappole cromotropiche sono un buon mezzo per liberarsi di questi insetti, l’utilizzo di olio di neem e sapone di potassio da somministrare circa una volta a settimana fino alla risoluzione del problema.

 

 

I Pidocchi o Afidi:

 

Il pidocchio è un altro parassita “veloce” nell’ infestazione e nella sua riproduzione. Quando si ha a che fare con questo insetto è necessario essere molto rapidi nell’ azione.

 

SINTOMI:

Le foglie delle piante incominciano ad ingiallirsi e seccare. Troverete nella parte inferiore delle foglie e anche lungo gli steli una sostanza mielosa ( melassa) prodotta dal pidocchio. Questo parassita è simbionte della formica, motivo per cui la loro presenza potrebbe essere un campanello di allarme.

 

 

INTERVENTO:

Quando si lavora indoor è necessaria un’ igiene maniacale, cambiarsi prima dell’ ingresso nella stanza di coltivazione è importantissimo in modo da non far proliferare i pidocchi anche all’ esterno.

L’eliminazione fisica, è semplice perché si movimentano poco. Come sempre l’ inserimento di insetti antagonisti come larve di Crisopidi è uno dei metodi più utili e totalmente biologico. Outdoor potete provare con le coccinelle che sono insetti predatori, così come alcuni funghi.

Il Pidocchio si presenta sovente quando si eccede con i fertilizzanti e prolifera in ambienti secchi. Altro consiglio è quello di togliere sempre tutte le foglie cadute in decomposizione.

 

 

La Cocciniglia:

 

La Cocciniglia è uno dei parassiti più conosciuti in assoluto, ed attacca un numero estremamente grande di tipologie di piante. L’ infestazione di cocciniglia naturalmente si verifica outdoor ma con buona frequenza anche in ambienti interni. Sono parassiti microscopici e molto resistenti a tanti insetticidi. Possono arrivare all’ impianto radicale della pianta aggravando ulteriormente la situazione e le loro feci contengono un fungo devastante chiamato comunemente “fumaggine”.

 

 

SINTOMI:

La cocciniglia è di colore marrone o bianco con una sorta di peluria biancastra. Si vedranno inizialmente sugli steli e di seguito si diffonderanno su tutta la pianta. Le piante di rose, gli ulivi e i cactus possono essere un grosso problema se sono vicini alle nostre piante. Anche in questo caso la presenza di formiche può essere indicazione dell’infestazione di cocciniglia.



INTERVENTO:

Passare una miscela di acqua e alcool con ovatta sulla pianta. Sulle parti molto colpite e quindi in gravi condizioni è necessario potare.

 

 

Il Moscerino del substrato:

 

Anche conosciuto come moscerino del terriccio o moscerino nero, misura 4,5 millimetri e subisce diverse trasformazioni da larva (sotto terra) a moscerino volante.

 

SINTOMI:

Particolarmente a suo agio in ambienti umidi è rintracciabile alla base delle piante, cercali in questa zona, essendo insetti alati, voleranno intorno alla pianta.

 

INTERVENTO:

Utilizza farina di neem o insetti predatori da mettere nel substrato tipo Hypoaspis geolalepumites.

 

 

I Nematodi:

 

I Nematodi, o sono dei vermi rotondi, non sono necessariamente dannosi alle piante di cannabis, ma tra le tante specie alcune possono causarne anche la morte.

 

SINTOMI:

La pianta incomincia a rallentare la sua crescita, ingiallimento e in generale scolorimento delle foglie, debolezza della pianta che è in carenza di fluidi e può marcire.

 

 

INTERVENTO:

Cerca di cambiare tutto il substrato cercando di non danneggiare le radici ed utilizzane uno nuovo. Utilizza l’ olio di neem. Utilizzare in fungo Trichoderma è un eccellente metodo per combattere i nematodi e dare un contributo importante alla pianta, questo fungo infatti va in simbiosi con l’impianto radicale della cannabis e riattiva il substrato.

 

 

 

Lumache e Limacce:



Questi insetti sono molto conosciuti, hanno una dimensione da 1 a 9 millimetri ed hanno un corpo viscido e molliccio. Le lumache come sicuramente saprai, sono accompagnate dal loro guscio rigido. La lentezza di questi animaletti è risaputa, così come la scia di muco che lasciano al loro passaggio. Difficilmente si trova nelle coltivazioni indoor, ma quando se ne riconosce la presenza outdoor è necessario un intervento dato che vanno ghiotte di cannabis.

 

SINTOMI:

La classica scia limacciosa lucida lasciata al loro passaggio

Foglie morsicate.

 

 

INTERVENTO:

Circondare le piante con una striscia di sale.

Mettere delle esche come la marmellata che le attira.

Puoi Utilizzare insetti antagonisti come la Rumina.

Naturalmente puoi eliminarli fisicamente, è un lavoro semplice. Consiglio sempre le ore notturne perché sono più attive, utilizza una torcia possibilmente con luce verde per individuarle.

 

Per tutti gli argomenti di cui abbiamo parlato e per altri ancora vi invitiamo ad approfondire nelle sezioni dedicate ai singoli problemi.

 

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