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Cannabis il mercato del futuro per gli investitori

A partire dal 14 Gennaio 2017 grazie alla discussa legge 242 per la promozione della filiera, la coltivazione di alcune specie è stata legalizzata... più o meno così leggerete in molti articoli di giornale, post blog e social. La verità è molto più complessa e in questo caso non entriamo nel merito, ma diamo esclusivamente dei riferimenti riguardo numeri ed investimenti che sembrano allettare tanti sul mercato.

Il mercato globale della canapa si attestava nel 2020 su quasi tre miliardi di dollari e, da stime recenti, crescerà di oltre il 21% all’anno fino al 2018. La società americana Grand View Research ha considerato, per questo studio, tutti i vari utilizzi della pianta. Anche questa è la risposta al perché la cannabis light è il mercato del futuro per chi vuole investire nella coltivazione.

Le innumerevoli qualità della pianta sono le ragioni per cui l'interesse di mercati e multinazionali si stanno muovendo in questa direzione, in modo da sfruttare una risorsa che al contrario dovrebbe essere fonte gratuita e facile da reperire.



Un po’ di numeri

Il terreno da scegliere per la coltivazione di canapa, che va seminata in primavera tra marzo e aprile, dovrebbe essere uno fertile, alluvionale, senza ristagno, non necessariamente in pianura. La canapa, infatti, è una pianta molto resistente alle gelate, si coltiva anche oltre i mille metri. Ci vogliono circa 50 chili di sementi per ogni ettaro di terreno. Va comunque detto che la canapa è una pianta infestante e solitamente molto resistente quindi anche se le condizioni non sono ideali le probabilità di un buon risultato sono sempre ottime.

Per capire perché la cannabis  è il mercato del futuro per chi vuole investire nella coltivazione basta fare qualche calcolo. A fronte di una spesa per ettaro di circa 900 euro, tra semenze e mantenimento, i ricavi stimati sono circa 1.500 euro l’ettaro per la vendita delle fibre, mentre circa 1,50 euro al chilo per le sementi. Facendo un paio di calcoli, sono circa mille euro di ricavi l’ettaro.

Da questo mercato escludiamo le infiorescenze che sicuramente hanno un valore importante ma che per utilizzo ( anche laddove fossimo in situazione regolamentata chiaramente) costituiscono comunque una nicchia di mercato al momento e che potrebbero costituire vero elemento di business solo se considerate in relazione al tabacco come sostitutivo.

Quindi attenzione, quello che potrebbe sembrare uno spiraglio di luce all' orizzonte è solo l' ennesima scelta fatta per noi da chi gestisce risorse e futuro in un mondo globale "organizzato"

 

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