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Additivi Booster Stimolanti

Gli additivi, booster e stimolanti sono un elemento extra. Le piante hanno alcuni bisogni primari: luce, acqua, diossido di carbonio e giusti livelli di umidità e temperatura. Se questi requisiti sono soddisfatti e i nutrienti base

vengono forniti, non avrai bisogno di additivi. Ad ogni modo, questi possono aiutare la pianta soprattutto nella fase iniziale e finale,

durante la fioritura quindi. In questi momenti, essi possono essere utili

per la formazione del sistema radicale e la fruttificazione. Ma ci sono

altri problemi che potresti riscontrare durante la coltivazione, per i

quali gli additivi potrebbero essere utili.

 

 

Se decidessimo di utilizzarli, quali additivi sono utili per migliorare la

nutrizione della pianta?

Dipende dalla situazione. Gli additivi possono essere molto utili, specialmente se si coltiva in vaso.

 

Esistono 3 diversi tipi di additivi:

 

Booster e stimolatori, che migliorano la nutrizione con alti dosaggi di

fosforo e potassio. Esistono fertilizzanti fogliari per le piante più giovani

che aiutano nella formazione di clorofilla, come Vita Race, e altri utili per la

formazione delle radici.

Altri prodotti, come Green Sensation e Sugar Royalaumentano il tuo raccolto, velocizzano il ciclo di crescita e migliorano la qualità del prodotto finale.

 

Additivi per il controllo del valore pH. Questi sono fondamentali se si utilizzano nutrienti minerali. A volte, se si commette un errore, potresti aver bisogno di neutralizzare un pH aggressivo in maniera rapida.

 

Substrati complementari, come humus di lombrico, guano

di pipistrello, perlite e altri prodotti per migliorare il terreno. Puoi mischiarli

al substrato nel tuo vaso, tuttavia, questi sono molto più utili se si coltiva

direttamente su terreno. Alcuni additivi per il terreno sono meno adatti per

la coltivazione outdoor. La perlite, ad esempio, non si degraderà nel terreno

e rimarrà presente anche dopo il ciclo di coltivazione. Questo substrato

lascia un’alta quantità di detriti nel terreno.

 

Tutte le informazioni contenute sono a solo scopo informativo e didattico. Invitiamo tutti gli utenti a non utilizzare tali informazioni in modo pratico in relazione ai semi di cannabis. Ricordiamo infatti che:

In Italia la Coltivazione dei semi di cannabis è vietata (Art. 28 e 73 del DPR 309/90) se non si è in possesso di apposita autorizzazione (Art. 17 DPR 309/90)

Pertanto i Semi di cannabis potranno essere utilizzati esclusivamente per fini collezionistici e per preservazione genetica e sono commercializzati con la riserva che essi non siano usati da terze parti in conflitto con la legge. I semi di cannabis sono esclusi dal D.P.R. 309/90, ciò significa che essi non sono da considerarsi sostanze stupefacenti (L. 412 del 1974, Art. 1, Comma 1, Lett. B; convenzione unica sugli stupefacenti di New York del 1961 e tabella 1 decreto Ministero della Salute 11 Aprile 2006).

 

 

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