Come Eliminare Gli odori dalla grow room
Quando si coltiva indoor uno dei problemi principali è quello dell’odore che le nostre piante producono.
Nonostante per ogni coltivatore l’ odore delle proprie piante sia piacevole, non è scontato che questo lo sia per tutti o che comunque si voglia far sentire al di fuori della camera di coltivazione. Infatti in ogni grow room che si rispetti esiste un sistema di abbattimento degli odori, dai più semplici ai più sofisticati. Di seguito ti indichiamo alcune possibilità ideali per la tua necessità.
Sicuramente ti sarà capitato di individuare la presenza di una pianta dal suo odore. Questo perché le piante da fiore soprattutto emanano un aroma molto forte difficile da nascondere.
Per evitare di dare fastidio o che la tua privacy sia invasa da curiosi non invitati è importante cautelarsi.
Naturalmente il periodo in cui le piante emanano l’odore più forte è quello della fioritura, e a secondo della specie questo può diventare molto invadente.
Quali metodi usare per eliminare gli odori da una grow room?
Sia nelle piccole coltivazioni che in quelle più grandi il metodo più efficace ed anche il più usato è quello di installare dei filtri antiodore.
Il filtro antiodore che funziona meglio è sicuramente il filtro a carboni attivi, ne esistono di diverse dimensioni e portata e sono un fedele alleato dei coltivatori.
E’ molto importante utilizzare un filtro di misura adeguata, infatti oltre al diametro della flangia d’ ingresso è fondamentale la capacita di filtraggio.
Un Filtro a carboni attivi funziona solo se collegato ad un aspiratore/estrattore con il quale l’ aria della camera di coltivazione viene convogliata attraverso il filtro stesso. E’ buona norma utilizzare un filtro che abbia una capacità uguale o superiore a quella dell’ aspiratore a cui è collegato.
Inoltre controlla bene gli attacchi tra aspiratore, condotta e filtro in modo che abbiano una perfetta tenuta, anche piccole infiltrazioni d’ aria rendono vano lo sforzo profuso.
Come funziona un filtro a carboni attivi?
Il funzionamento del filtro a carboni attivi è meccanico passivo. L’ aria viene forzata all’ interno del filtro e deve necessariamente passare per una camera riempita di carboni attivi i quali purificano l’ aria dagli odori neutralizzandoli.
Quanto dura un filtro a carboni attivi?
La durata di un filtro a carboni attivi dipende dall’ uso e sostanzialmente dalla concentrazione degli odori. Di solito viene indicato un periodo di funzionamento ottimale. In ogni caso tieni sempre il tuo naso all’ erta per capire se il filtro incomincia a dare segni di caduta, vorrà dire che è arrivato il momento di sostituirlo. In ogni caso la durata dei filtri è sempre di qualche anno per usi domestici. Anche se alcuni filtri danno la possibilità di essere ricaricati, consigliamo vivamente di non farlo perché per la costruzione dei filtri vengono utilizzate presse molto potenti che comprimono i carboni attivi, e questa operazione non è possibile che sia fatta in casa, inoltre la qualità dei carboni attivi è importantissima perchè siano realmente efficaci. Aggiungiamo in nota che è un’ operazione che dovrebbe essere fatta all’ aperto perché i carboni attivi soprattutto dopo essere stati consumati producono una polvere nera finissima, difficile da contenere e da pulire.
Quale portata scegliere?
Come detto prima la portata del Filtro deve essere adeguata a quella dell’estrattore. In generale da anni viene utilizzata una formula per calcolare il valore di estrazione dell’ aria in una camera di coltivazione considerando i metri cubi a disposizione, quindi larghezza, lunghezza e altezza della stanza e moltiplicando questo valore per 60. Come meglio indicato nell’ articolo sul ricambio dell’ aria nelle grow room.
Esistono anche altri filtri, ad esempio quelli con fibra di cocco anche se meno efficaci e molto più rari da trovare sul mercato.
Ricorda di comprare sempre un filtro nuovo perché i filtri perdono efficacia con l’utilizzo e quindi potresti trovarti con un prodotto che nel bel mezzo della tua coltivazione incominci a cedere.
SCHEMA POSIZIONAMENTO FILTRO A CARBONI ATTIVI NELLA GROWBOX:
Altri metodi per eliminare gli odori
Ozono:
Altro metodo per eliminare gli odori è utilizzare un generatore di ozono, anche chiamato ozonizzatore. L’ ozono oltre a purificare l’ aria serve anche ad igienizzare l’ ambiente. Nonostante sia un metodo efficace, va ricordato che l’ozono in concentrazioni eccessive diventa pericoloso per l’uomo, è quindi Importantissimo regolarne la presenza ed avere pieno controllo del sistema utilizzando strumenti di controllo precisi ed affidabili.
La combinazione di ozonizzatori e filtri a carboni attivi consente di avere una doppia sicurezza nel controllo degli odori, permettendo di dosare l’ ozono sempre al di sotto delle soglie di sicurezza.
Deodoranti specifici:
Esistono dei deodoranti specifici per coltivazione che contribuiscono a camuffare gli odori. Diversamente dai filtri questi prodotti non eliminano le particelle di odore prodotte dalle piante ma generano degli odori molto forti che non consentono di percepire quelli prodotti dalle tue piante. Possono essere di vario tipo:
- Solidi
- Gel
- Liquidi
I Deodoranti solidi si mettono all’ intenro della grow room vicino all’impianto di aspirazione o in prossimità dell’uscita dell’aria. Sono a lento rilascio e anche se non sono i più efficaci hanno il vantaggio di durare a lungo e non dover continuamente dosarli nell’ ambiente. Tra i migliori in assoluti gli Ona Block e Zerum Block Stick
I deodoranti in Gel vengono utilizzati in 2 modi. Il primo è quello di aprirli e lasciarli evaporare come quelli solidi, hanno un rilascio molto più rapido e vanno cambiati più spesso. Altro metodo, più usato dai coltivatori è quello di spalmare il gel nei tubi di areazione in modo da essere ancora più efficaci, questo metodo naturalmente necessita di essere ripetuto spesso in modo da essere sempre efficace. I Prodotti migliori sul mercato sono Ona Gel e Zerum Gel.
I deodoranti liquidi vengono vaporizzati nella growroom, sono utilizzati esclusivamente come misura aggiuntiva perché hanno una volatilità maggiore e dovrebbero essere utilizzati più volte al giorno.
In ogni caso qualsiasi di questi metodi non garantisce l’eliminazione degli odori, a titolo di esempio, l’odorato di un cane individuerebbe senza problemi la presenza di altri odori sebbene camuffati.
Metodi Casalinghi:
Naturalmente esistono molti metodi fatti in case per deodorare e camuffare gli odori, che hanno efficacia simile ai deodoranti, a titolo di esempio vi citiamo i più conosciuti:
- Il Bicchiere d’aceto
- Limone e chiodi di garofano
- Candele e incensi
- Essenza di vaniglia
Aceto: Inserire un bicchiere d’ aceto all’interno della growroom. L’odore dell’ aceto è molto forte e camufferà quello delle tue piante. Il bicchiere andrebbe sostituito ogni 3 giorni
Limone e chiodi di garofano: tagliare un limone a metà ed inserire una manciata ( 10/15) chiodi di garofano. Cambiare il limone ogni 3 giorni.
Candele ed Incensi: accendere candele profumate ed incensi aiuterà a rendere meno percepibile l’odore.
Essenza di Vaniglia: prendi 15ml di essenza di vaniglia e mescolala con un cucchiaio di olio, riscalda in forno a 150°. Dopo qualche minuto incomincerai a sentire un delizioso odore di dolci, questo metodo anche se camuffa l’odore potrebbe far comparire qualche vicino goloso!
Come risolvere il problema degli odori nelle coltivazioni Outdoor?
Purtroppo tutti i metodi che si utilizzano all’ interno non hanno alcuna efficacia nelle coltivazioni outdoor. Le uniche precauzioni possono essere quelle di mettere le tue piante vicino ad altre dall’ odore molto forte, come ad esempio la lavanda o la menta. L’utilizzo di alcune specie di piante con odori penetranti oltre a servire a camuffare gli odori può essere un ottimo metodo naturale per tenere lontani insetti e parassiti.
Tutte le informazioni contenute sono a solo scopo informativo e didattico. Invitiamo tutti gli utenti a non utilizzare tali informazioni in modo pratico in relazione ai semi di cannabis. Ricordiamo infatti che:
In Italia la Coltivazione dei semi di cannabis è vietata (Art. 28 e 73 del DPR 309/90) se non si è in possesso di apposita autorizzazione (Art. 17 DPR 309/90)
Pertanto i Semi di cannabis potranno essere utilizzati esclusivamente per fini collezionistici e per preservazione genetica e sono commercializzati con la riserva che essi non siano usati da terze parti in conflitto con la legge. I semi di cannabis sono esclusi dal D.P.R. 309/90, ciò significa che essi non sono da considerarsi sostanze stupefacenti (L. 412 del 1974, Art. 1, Comma 1, Lett. B; convenzione unica sugli stupefacenti di New York del 1961 e tabella 1 decreto Ministero della Salute 11 Aprile 2006).