Guida alla coltivazione Outdoor Consigli generali
Per Iniziare:
Prima di iniziare qualunque coltivazione bisogna fare alcune scelte,
alle quali corrisponderanno benefici e inconvenienti. In questo articolo,
ti daremo i consigli e il supporto necessario, riassumendo le domande
principali da porsi per pianificare la propria coltivazione.
Organizza una lista:
Con un’adeguata pianificazione la coltivazione outdoor può essere molto
divertente.
Potresti cominciare comprando e sistemando il materiale
necessario prima che arrivi il momento di iniziare.
Sarebbe opportuno porsi le seguenti domande:
Quali piante voglio coltivare?
Avrai bisogno di semi specifici, che puoi comprare o ordinare online QUI
Voglio coltivare in vaso o direttamente in terra? Entrambi i metodi hanno
i loro pro e contro; inoltre, ognuno dei due metodi richiede l’acquisto
di materiali differenti. Quando coltivi con semi, dovrai germinarli nel box di
germinazione o in una serretta di germinazione. Quando sarà
cresciuta la piantina, dovrai rinvasare in un vaso più grande finché non
saranno pronte per andare fuori.
Dove mettere la pianta? Se coltivi direttamente in terra, si tratta di una scelta
fondamentale perché non avrai modo di spostarla in seguito. Con i vasi non
avrai questo dilemma, ma questi limiteranno la crescita massima della tua
pianta. In pratica, dovrai trovare uno spazio soleggiato, dove potrai assicurare
umidità al terreno. Se coltivi in vaso, dovrai tenerli alla larga dal vento per
un certo periodo. Al termine della fase di fioritura, invece, il vento è un alleato.
Questo perché aiuta a prevenire la formazione di muffa sui frutti.
Che aspetto ha una coltivazione outdoor?
Una volta fatte le dovute scelte e acquistati i primi prodotti, dovrai aspettare
il momento giusto per iniziare. Quali sono le fasi di coltivazione? La vita di una
pianta ha diverse fasi, ognuna delle quali richiede nutrizione e accorgimenti
specifici.
Germinazione. Pianta i semi per farli germinare nel box di germinazione o
in mini serre. Puoi farlo dalla fine di febbraio alla metà di maggio. Dopo la
germinazione puoi rinvasare le piantine in piccoli vasi.
Fase di crescita. Durante questa fase, la pianta svilupperà la maggior parte
delle sue parti verdi. Nella coltivazione outdoor, la fase di crescita solitamente
dura di più che nella coltivazione indoor. Da aprile in poi ci saranno abbastanza
ore di luce in un giorno da poter mettere fuori le piante. Tuttavia potrebbe fare
ancora troppo freddo, un problema da non sottovalutare. Una volta passata
la metà di maggio, le temperature notturne non arriveranno più al punto
di congelamento. Questo è il momento adatto per mettere fuori le piante.
È opportuno eseguire subito quest’operazione oppure bisogna aspettare
ancora?
Dipende dal periodo di fioritura della tua varietà di pianta. Le piante
con breve fase di fioritura possono restare dentro ancora un po’, mentre le
piante con un periodo di fioritura più lungo possono andare fuori subito.
Fase di fioritura. La pianta comincerà a fiorire approssimativamente tra luglio
e agosto, secondo la specie di pianta e la durata della fase di fioritura della tua
varietà. Una volta iniziata la fioritura cresceranno anche fiori e frutti. Sempre
in base alla durata del periodo di fioritura, otterrai il tuo raccolto tra la fine di
agosto e la fine di ottobre circa anche se con varietà dalla fioritura molto lunga ( alcune Haze soprattutto) si può arrivare a Novembre inoltrato.
Qual è il momento migliore per iniziare?
Potresti pensare che sia meglio iniziare a fine inverno, con il ritorno del
sole; tuttavia, in questo modo perderesti alcuni tra i mesi più preziosi.
Puoi avvantaggiarti iniziando a germinare le tue piante a febbraio.
Inoltre, in questo periodo puoi iniziare già a preparare il terreno
outdoor se hai intenzione di coltivare direttamente in terra.
Semi
Puoi mettere i semi in un vassoio con terra, ma assicurati di utilizzare apposito terriccio per
piantine e talee..
In maniera alternativa, potresti germinare su torba di cocco, come quelle
nel Seedbox Plagron. Nel giro di 10 giorni avrai le piantine. Il terriccio di un
vassoio di semi non coperto si secca in fretta. Un box di germinazione con
coperchio di plastica è un’ottima soluzione che aiuterà a mantenere il terriccio
umido. Le piante avranno bisogno di più spazio dopo un certo periodo di
tempo. Rinvasale in piccoli vasi da collocare in zone soleggiate all’interno di un
ambiente riscaldato, ad esempio una finestra rivolta verso sud.
Preparazione del terreno.
Anche se coltivi outdoor, puoi avvantaggiarti già da febbraio con i preparativi.
Se stai pensando di coltivare direttamente in terra, sarebbe utile provare
a migliorare il terreno. I coltivatori di professione consigliano di sbriciolare
il terreno e mischiarlo con concime, fertilizzante e anche lombrichi. Questi
prodotti apportano nutrienti al terriccio e migliorano la struttura del terreno,
consentendo alla pianta di avere maggiore spazio per espandere le sue radici
e migliorare la capacità di ritenzione idrica, drenaggio e aerazione del terreno.
Alcune specie di vermi producono il proprio “humus”, che ha degli effetti
benefici sulla vita della pianta. Puoi assicurarti questi benefici utilizzando
Humus di lombrico nel tuo giardino. Dovrai soltanto sbriciolare il terriccio e
mischiarlo.
Preparati a uscire.
Una volta arrivata la metà di maggio, quando le tue “piantine” saranno
diventate piante giovani durante la fase di crescita, sarà il momento di
portarle all’esterno.
Tutte le informazioni contenute sono a solo scopo informativo e didattico. Invitiamo tutti gli utenti a non utilizzare tali informazioni in modo pratico in relazione ai semi di cannabis. Ricordiamo infatti che:
In Italia la Coltivazione dei semi di cannabis è vietata (Art. 28 e 73 del DPR 309/90) se non si è in possesso di apposita autorizzazione (Art. 17 DPR 309/90)
Pertanto i Semi di cannabis potranno essere utilizzati esclusivamente per fini collezionistici e per preservazione genetica e sono commercializzati con la riserva che essi non siano usati da terze parti in conflitto con la legge. I semi di cannabis sono esclusi dal D.P.R. 309/90, ciò significa che essi non sono da considerarsi sostanze stupefacenti (L. 412 del 1974, Art. 1, Comma 1, Lett. B; convenzione unica sugli stupefacenti di New York del 1961 e tabella 1 decreto Ministero della Salute 11 Aprile 2006).