Italia e cannabis medica
Le straordinarie caratteristiche della cannabis sono state osteggiate da moltissimi paesi ed uomini potenti negli ultimi decenni, l' impiego più discusso è quello a scopo terapeutico.
In tutto il mondo ci si confronta su quali possano essere gli usi a scopo medico di questa miracolosa pianta, in Italia dal 2007 è stato riconosciuto (On Livia Turco) l' uso terapeutico della cannabis anche se sembra essere molto virtuale e poco concreto. Infatti è comunque complicatissimo poter accedere a quelli che comunque sono farmaci, quindi sempre in mano alle solite multinazionali, o in alternativa alle infiorescenze da vaporizzare già migliori nel principio ma veicolate sempre dagli stessi canali. Uno dei problemi principali è legato ai costi esagerati di questo tipo di "farmaci" un flacone di Sativex può costare 750€ una cifra proibitiva per molti che tra l' altro non è rimborsabile oltre al fatto che i tempi di approvvigionamento da parte degli organi competenti sono biblici.
Spesso è necessario ordinare il farmaco presso la farmacia dell' ospedale militare (the big brother).
Le applicazioni della cannabis per uso medico accertate sono: Antidolorifici, antinausea, antivomito, stimolanti dell' appetito ( molto importante per i pazienti sotto chemio) ma anche sclerosi, alzheimer, sla, morbo di chron.
Sono inoltre studiate ( CNR Pozzuoli) possibili applicazioni su casi di distrofia muscolare perché è stato visto che un recettore degli endocannabinoidi svolge un ruolo nel processo di formazione del muscolo scheletrico, da segnalare che al momento non esiste alcun farmaco risolutivo per la malattia in questione.
Potremmo anche portare avanti un discorso relativo al vantaggio di produrre cannabis dal punto di vista economico dato che è stato stimato ( per difetto) che la produzione di questa pianta porterebbe 1,4 miliardi di euro e circa 10.000 posti di lavoro, il resto del mondo "vigile" è avanti rispetto all' Italia su tutto quello che riguarda la cannabis e le sue applicazioni, basti pensare agli stati uniti e alla possibilità anche se recente di utilizzare la cannabis anche a scopo ricreativo. In Italia è stato scelto ( dal nostro punto di vista in maniera errata) di affidare ai militari la produzione di cannabis da settembre del 2014 su 55mila mq di superficie veicolata dal 2015 dallo stabilimento militare farmaceutico di Firenze dando la possibilità di utilizzarla a 600/900mila potenziali pazienti che si sarebbero dovuti trovare a provare una procedura di prescrizione da incubo o medici restiii a farla, tutto questo è stato un enorme fallimento. Incompetenza e presunzione hanno ad oggi reso questo progetto praticamente inuitle, si sta cercando di porre rimedio ma sarebbe stato più semplice rivolgersi fin da subito alle centinaia di esperti di cannabis che ci sono in Italia, alcuni di fama internazionale.
I più importanti farmaci di cannabis in commercio in questo momento sono: Bedrocan, Bediol, Sativex ma è sempre possibile utilizzare infiorescenze tali e quali vaporizzate di piante ad alto contenuto di cbd Cannabidiolo che di solito sono indicate come piante mediche.